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News Settore Aziendale

Pillole sulla Legge di Bilancio 2025

REGIME FORFETTARIO: il regime forfetario per imprenditori individuali e lavoratori autonomi non è applicabile se sono percepiti redditi di lavoro dipendente e a questi assimilati, eccedenti l’importo di 30.000 euro. Il periodo da considerare per il calcolo del limite è l’anno precedente a quello in cui si intende accedere o permanere nel regime. Per il solo anno 2025, questa soglia viene incrementata a 35.000 euro. RILVALUTAZIONE DI PARTECIPAZIONI E TERRENI: Per le partecipazioni e i terreni posseduti ai 1° gennaio di ciascun anno, il termine per porre in essere gli adempimenti necessari alla rideterminazione del valore fiscale diventa il 30 novembre successivo e per il perfezionamento dell’operazione occorrerà che: Dall’anno 2025, la rideterminazione del costo fiscale delle partecipazioni (quotate e non quotate) e dei terreni prevede l’applicazione dell’imposta sostitutiva con aliquota unica del 18%. CRIPTO-ATTIVITA’: sulle plusvalenze e sugli altri proventi di cui all’art. 67 co. 1 lett. c-sexies) del

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Destinazione dell'Utile d'Esercizio 2023

Fattori ESG e accesso al credito delle PMI

Il contesto normativo europeo, sulla spinta degli obiettivi assunti in tema di neutralità climatica e non solo, sempre di più impone obblighi in materia di sostenibilità (relativi agli impatti sull’ambiente, agli aspetti sociali e di governo dell’impresa – ESG) fino ad ora principalmente alle imprese di maggiori dimensioni ed agli istituti di credito. Questi soggetti, però, sono tenuti a curarsi anche della sostenibilità della lora “catena di valore”, che in particolare per gli istituti di credito comprende i soggetti finanziati. Le PMI, quindi, e all’interno di queste anche le microimprese (i cui limiti dimensionali a livello europeo sono ben più alti rispetto a quelli previsti a livello nazionale in tema di bilanci e precisamente 450.000€ di totale attivo patrimoniale, 900.000€ di ricevi netti e 10 quale numero medio dei dipendenti annui) saranno chiamate a fornire informazioni e documentazione che permetta di definire il grado di rischio del soggetto associato a

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Deducibilità integrale degli interessi relativi a finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili locativi per le immobiliari di gestione

Secondo l’ordinanza Cass. 29.10.2024 n. 27862, è possibile applicare anche agli immobili non abitativi posseduti dai soggetti IRES l’integrale deducibilità degli interessi passivi relativi a finanziamenti garantiti da ipoteca contratti per l’acquisto o la costruzione di immobili destinati alla locazione. Ci si riferisce alle società immobiliari di gestione, ovvero alle società la cui attività consiste nell’utilizzo “passivo” degli immobili patrimonio In via generale, ai sensi dell’art. 90 del TUIR, non sono deducibili le spese e gli altri componenti negativi relativi agli immobili patrimonio. Un’eccezione a questo principio è rappresentata dagli interessi passivi, per i quali l’art. 1 co. 35 della L. 244/2007 prevede una norma di interpretazione autentica secondo cui: – gli interessi passivi a servizio di finanziamenti contratti per la costruzione o per l’acquisto degli immobili di patrimonio sono deducibili in base al disposto dell’art. 96 del Tuir;– gli interessi passivi di funzionamento sono integralmente indeducibili ai sensi dell’art. 90 co. 2 del

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News in ambito esonero disabili: dal 1° ottobre novità su autocertificazione e versamento contributo

Nell’ambito dell’obbligo di assunzione di particolari categorie di lavoratori, la L. 68/99 regola il collocamento mirato, disciplinando le fattispecie legate alle assunzioni di persone che presentano una disabilità o di categorie protette. Com’è noto, le aziende sono generalmente tenute ad assumere lavoratori con disabilità nella misura di una unità superando i 15 dipendenti e fino ai 35, 2 dipendenti tra i 36 e i 50 e il 7% della forza lavoro computabile oltre i 50 dipendenti che prestano attività lavorativa in azienda. La norma prevede alcune particolari casistiche esonerative per il datore di lavoro, rispetto agli obblighi di legge. Con il decreto interministeriale del 11 giugno 2024, il Ministero di Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, illustra le modalità, operative dal 1° ottobre, di versamento del contributo esonerativo al Ministero e le novità in tema di autocertificazione circa la presenza lavorazioni che comportano il pagamento di un tasso di premio

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Consulenza societaria

Indici di bilancio e merito creditizio: il DSCR

Con l’introduzione del principio contabile IFRS9 e la particolare attenzione dedicata dalle Banche centrali alla verifica della qualità dei crediti concessi dalle banche al sistema, (“asset quality review” AQR), in particolare ai soggetti imprenditoriali in seguito agli accordi di Basilea 3 due particolari indici sono saliti agli onori della cronaca per l’importanza che hanno acquisito presso gli istituti di credito nella valutazione del merito creditizio della clientela e del monitoraggio e sono: Entrambi gli indici tendono a valutare, sia pure in modo diverso, la capacità del debitore di sostenere l’indebitamento. Concentriamoci per ora sul primo Il DSCR è uno dei pochissimi indicatori che pone a sistema due flussi di cassa: il flusso di cassa operativo che un’azienda è grado di produrre durante un anno viene messo a confronto con il flusso di cassa necessario a rimborsare l’indebitamento per capitale e interessi del medesimo anno (“debt service” appunto) DSCR = Cash

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Infortunistica e Risarcimento Danni

Patente a punti nei cantieri

E’ nata la cd “patente a punti” che sarà in vigore dal 1° ottobre 2024 anche per chi opera nei cantieri. Si tratta di una patente in formato digitale rilasciata dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro il cui criterio di funzionamento è similare a quello della patente di guida, ed è rivolta ad imprese e lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili i quali devono munirsi di detta patente. Ne sono nel mentre esclusi coloro che si trovano nei cantieri in via occasionale perché effettuano mere forniture oppure svolgono prestazioni di natura intellettuale. La domanda di rilascio dovrà essere inviata, tramite un apposito portale, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro dal Legale Rappresentante o dal Lavoratore Autonomo anche tramite un soggetto munito di apposita delega in forma scritta. I requisiti per ottenerla vengono autocertificati, ed in caso di dichiarazione non veritiera verrà revocata in sede di controllo post-rilascio. I requisiti richiesti sono

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Calendario

Avvisi di irregolarità : le sospensioni di agosto 2024

Agosto 2024 E’ di recente introduzione la norma che dispone la sospensione dell’invio delle “comunicazioni bonarie” che, salvo casi di urgenza, non verranno trasmesse nel periodo intercorrente fra  1° agosto e il 31 agosto di ogni anno (e poi anche dal 1° fino al 31 dicembre). Tale sospensione riguarda in realtà non solo gli avvisi di irregolarità emessi ai sensi degli artt. 36-bis del DPR 600/73 e 54-bis del DPR 633/72, ovvero a seguito di controllo automatizzato delle dichiarazioni fiscali, ma anche gli avvisi emessi a seguito del controllo formale (art. 36-ter del DPR 600/73), gli avvisi che scaturiscono dalla liquidazione di redditi soggetti a tassazione separata disciplinati dall’art. 1 comma 412 della L. 311/2004, nonché le lettere di compliance disciplinate dall’art. 1 commi da 634 a 636 della L. 190/2014. Lo prevede l’ art. 10 del D.Lgs. 8 gennaio 2024 n. 1. Resta inoltre salda la sospensione dei termini per il pagamento delle somme intimate con avviso bonario, di cui agli artt.

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Novità dalla Cassazione sui contratti di locazione in regime di cedolare secca

Novità dalla Cassazione sui contratti di locazione in regime di cedolare secca

Agosto 2024 La Corte di Cassazione, con sentenza 7 maggio 2024 n. 12395, ha sancito l’applicabilità del regime della c.d. cedolare secca ai contratti di locazione a uso abitativo anche nel caso in cui i conduttori agiscano nell ’ambito della propria attività imprenditoriale o professionale. Il caso trae origine da una sentenza della Commissione Tributaria Regionale Lombardia che aveva confermato la legittimità degli avvisi di liquidazione e relative sanzioni imposte dall’Agenzia delle Entrate per il mancato pagamento dell’imposta di registro su un contratto di locazione. Il contratto, stipulato con una società, riguardava un immobile destinato ad uso abitativo per il legale rappresentante della società stessa. Il contribuente aveva contestato questa decisione, portando il caso fino alla Cassazione. la Sentenza ha chiarito che l’esclusione dalla cedolare secca di cui all’art. 3, sesto comma, d.lgs. n. 23 del 2011 riguarda esclusivamente le locazioni di immobili ad uso abitativo poste in essere dal

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Incarichi Giudiziari: CTU e CTP

Deduzione dal reddito esclusa per i compensi agli amministratori senza delibera dei soci

Agosto 2024 La Corte di Cassazione, con la sentenza 25.03.2024, n. 8005,  ha riaffermato il principio già sancito con precedente sentenza n. 24471/2022 secondo cui si rende necessaria una specifica decisione dei soci per poter dedurre fiscalmente il compenso spettante agli amministratori. In altre parole, non è sufficiente che sussista una generica previsione del diritto alla percezione di un compenso anche se prevista nello statuto societario, se questa non è determinata nel quantum e a nulla può valere la supposta implicita accettazione di un compenso attribuito all’ amministratore in sede di delibera di approvazione del bilancio. Per i giudici della Cassazione, ai fini della deducibilità del compenso degli amministratori di società di capitali, è necessario che ne risulti la quantificazione nello statuto o in una esplicita delibera assembleare in quanto il combinato disposto degli artt. 2364 e 2389 C.C. ha natura imperativa nel contenere una distinta e specifica previsione che non può in alcun modo essere disattesa.

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Regimi Fiscali

Niente detrazione IVA in caso di operazione antieconomica

Agosto 2024 La Cassazione Civile – Sez. V, con Ordinanza n. 16873 del 19/06/2024, torna ad affrontare il tema dell’antieconomicità delle operazioni commerciali poste in essere dal contribuente, questa volta in ambito di diritto alla detrazione dell’iva. A volte si è portati a sottovalutare le criticità anche di carattere fiscale che possono derivare nei casi in cui l’impresa presenti una situazione reddituale con manifesta sproporzione fra ricavi e costi di esercizio, specialmente se prolungata nel tempo. Dalla determinazione del reddito del contribuente in via induttiva, al disconoscimento di costi o di perdite pregresse, l’attività di accertamento dell’Amministrazione finanziaria in questi casi spesso efficace anche in presenza di una contabilità formalmente corretta se questa possa considerarsi intrinsecamente inattendibile per l’antieconomicità del comportamento del contribuente. Anche n materia di IVA, secondo la citata sentenza dello scorso giugno, il diritto alla detrazione dell’imposta può essere negato se l’Amministrazione finanziaria dimostra la macroscopica antieconomicità

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