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Commercialisti, Consulenti del Lavoro ed Avvocati
20 professionisti e 30 collaboratori qualificati al servizio delle imprese
Febbraio 2020

In questa realtà sempre più tecnologica e virtuale le micro e piccole imprese hanno bisogno di essere sostenute nell’affrontare la digitalizzazione ed il ricorso agli investimenti, per non venire escluse da un mercato sempre più competitivo, smart e virtuale. Appare però evidente come molto spesso i processi di attivazione delle misure a loro supporto e sostegno paiano quanto più difficoltose, rappresentando quasi un ostacolo insormontabile e non un’agevolazione a loro favore.

Proprio in quest’ottica si pone la filosofia che Studio Stefani ha deciso di adottare circa la propensione e la promozione di qualsiasi azione tesa a migliorare le performance aziendali ed anche in questa nuova realtà smart e digitale il concept non viene smentito. Avvalendosi di soggetti altamente specializzati con cui collabora stabilmente, garantisce di poter affiancare e seguire passo passo nell’iter di accesso alle diverse misure, introdotte dal legislatore, la vostra azienda, conducendola verso il mondo dell’Industria 4.0.

Ma che cos’è e perché dovrebbero interessare le misure dell’Industria 4.0 anche alle PMI?

L’introduzione del “Piano nazionale Impresa 4.0” si configura come un’occasione da non perdere per tutte quelle aziende che vogliono abbracciare le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale e che vogliono adeguare la loro realtà produttiva ed organizzativa a modelli maggiormente idonei ad affrontare la mutevolezza del mercato.

Con essa sono state potenziate ed indirizzate in una logica 4.0 tutte quelle misure che nel tempo il legislatore ha progressivamente introdotto, dimostratesi efficaci e per rispondere pienamente alle esigenze emergenti, ne sono state previste di nuove.

Per ricordarne alcune, le più importanti e di maggior interesse:

  • la misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini"), la quale sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Consiste in pratica nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, aderenti all’Addendum alla convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico, l’Associazione Bancaria Italiana e Cassa depositi e prestiti S.p.A., di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello sviluppo economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti.
  • Il decreto "Patent Box", il quale prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.
  • Credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo il quale introduce un credito differenziato in base alla tipologia di investimenti effettuati: nella misura del 12% per investimenti fino a 3 milioni di €/anno per l’attività di Ricerca e Sviluppo, nella misura del 6% per investimenti fino a 1,5 milioni di €/anno per l’Innovazione Tecnologica ed attività di Design ed Ideazione estetica, nella misura del 10% per investimenti fino ad un massimo di 1,5 milioni di €/anno rivolti alla Transizione Ecologica ed Innovazione Tecnologica 4.0.
  • Iper e Super Ammortamento, misura volta a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Nello specifico l’Iper-ammortamento consiste nel riconoscimento di un credito imposta variabile: 40% fino a 2,5 milioni di euro di investimento e 20% fino a 10 milioni di euro di investimento. Il Superammortamento consiste invece nel riconoscimento di un credito imposta in misura pari al 6% sugli investimenti fino a 2 milioni di euro. Il credito d’imposta risulta fruibile in compensazione in 5 quote annuali dall’anno successivo a quello di interconnessione tre i beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing ed il processo produttivo.

 Noi siamo pronti alle novità introdotte dall’Industria 4.0 ed alle nuove sfide che porterà con sé…e la tua azienda?!

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