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Ottobre 2021

Quando si parla del tema e-commerce e marketplace, si pensa subito ad Amazon, il numero uno ed il più popolare in Italia secondo una classifica aggiornata al 13 settembre u.s.

Di certo però, non è l’unico, anzi, ne esistono migliaia in tutto il mondo. Anche perché, ad oggi, il 47% del totale delle vendite online avviene su questi canali.

Di conseguenza, essere presenti sulle principali piattaforme online non è più una scelta, ma un’esigenza che rispecchia l’approccio dei clienti nei confronti degli acquisti in un mondo in continua evoluzione.

Ciascun marketplace ha regole, costi, sistemi commerciali e di logistica specifici e diversi tra loro: alcuni offrono servizi aggiuntivi come soluzioni pubblicitarie, assistenza fiscale e di fatturazione; altri, al contrario, si aspettano che il fornitore riesca in autonomia a gestire tutto l’iter di vendita: dalla presa in carico dell’ordine, all’imballaggio e successiva spedizione, all’emissione di documenti fiscali.

Queste differenze tra una piattaforma e l’altra però portano le realtà online a porsi una domanda: come gestire al meglio il canale? Ci conviene veramente implementare questo sistema di vendita?

Essere presenti su un marketplace ed in genere in rete richiede un investimento professionale e tecnologico: è necessaria un’analisi mirata di mercato, una corretta strategia per posizionarsi al meglio rispetto ai competitors e competenze a 360° per rispettare le normative fiscali di ciascuna realtà. Per questo, entra in ballo la figura del professionista, oltre che quella predominante dell’impresa.

A maggior ragione, il supporto del professionista è fondamentale in seguito a tutte le novità introdotte sul tema dal 01 luglio 2021: con i nuovi regimi speciali (OSS e IOSS), approfonditi nei precedenti articoli, la modalità di registrazione e di gestione delle vendite è sostanzialmente variata.

Chi è iscritto ad uno dei due regimi, od anche ad entrambi, dovrà gestire senza particolari accorgimenti e procedere come sempre quando tratta le vendite a clienti intracomunitari con partita iva, al contrario in caso di vendite intra a clienti privati pagherà l’iva direttamente nello stato di destinazione della merce tramite una dichiarazione periodica emessa dallo stesso operatore online dalla propria area dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Variano di conseguenza anche le scritture nei registri iva dell’operatore e la modalità di liquidazione iva. Come citato in precedenza, è l’operatore online stesso a provvedere all’invio della dichiarazione ed al relativo pagamento, in quanto l’Agenzia delle Entrate al momento non autorizza gli intermediari ad occuparsene, al contrario di tutti gli altri dichiarativi.

Per questi motivi non bisogna lasciare nulla al caso, ma prestare ben attenzione alla normativa in essere ed affidarsi a figure competenti e preparate in materia, onde evitare sorprese future.

Lo studio resta a disposizione per eventuali delucidazioni.

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