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News Sport e Terzo Settore

Gennaio 2014

L'Agenzia delle Entrate a pochi giorni dalla scadenza per l'invio della "comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva", fornisce importanti chiarimenti in merito alle operazioni che devono essere comunicate dalle associazioni e società sportive che hanno optato per la L. 398/91.

Per i soggetti con detrazione forfettizzata di cui alla predetta norma, rientrano nell'obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva (c.d. Spesometro) non solo le operazioni attive commerciali, ma anche quelle passive, ancorchè non soggette a registrazione.

Riguardo agli acquisti promiscui degli enti non commerciali, vanno comunicati, di regola, i soli importi relativi all'attività commerciale; tuttavia in caso di difficoltà a distinguere gli importi riferiti all'attività commerciale da quelli riguardanti l'attività istituzionale, è possibile comunicare l'intero importo della fattura.

Si allegano, al riguardo, le "risposte alle domande più frequenti (FAQ) in materia di Enti non comerciali" pubblicato in data 23/01/2014 dall'Agenzia delle Entrate.

Gennaio 2014

Le associazioni e società sportive dilettantistiche, ma anche tutte le altre organizzazioni che operano nel settore no profit, hanno l’occasione di dare vita ad una raccolta pubblica di fondi per dare una “boccata d’ossigeno” alle casse dell’associazione, cercando ulteriori sostenitori, oltre i propri soci, che forniscano il loro appoggio attraverso una generica e volontaria offerta di risorse.

La raccolta pubblica di fondi può concretizzarsi in uno spettacolo, una serata evento, un torneo o la vendita di oggetti di modico valore, in occasione di festività nazionali o patronali.

Dicembre 2013

I soggetti che operano all’interno delle asd e ssdarl, con la loro attività di volontariato, essenzialmente gratuita, permettono alle medesime la realizzazione dei propri fini istituzionali, risultando indispensabili per la vita delle associazioni stesse.

Il loro impegno, quando possibile, è risarcito tramite la corresponsione di rimborsi forfettari di spesa, indennità e compensi che, data la loro finalità e il particolare ambito di applicazione, sono soggetti ad una specifica disciplina fiscale, che risulta valida sia per le società o asd che applicano il regime agevolato di cui alla L. 398/91 che per coloro che non lo applicano.

Ottobre 2013

L’associazione sportiva, pur essendo un ente non profit, si trova comunque a doversi interfacciare con molti interlocutori nell’esercizio della propria attività e nell’erogazione dei propri servizi.

La legge, in virtù dell’importante ruolo svolto dalle associazioni nel tessuto sociale supporta e incentiva la loro attività garantendo dei benefici a ben determinate categorie di soggetti che con essa si rapportano, da una parte premiando chi le aiuta e dall’altra parte incentivando i possibili utilizzatori dei servizi che esse offrono.

E’ bene quindi che, oltre ad una buona conoscenza delle regole fiscali che la riguardano, chi gestisce l’associazione abbia anche una discreta conoscenza dei vantaggi fiscali per poter sfruttare le potenzialità conseguenti.

Novembre 2013

Capita spesso a chi opera all’interno delle associazioni sportive, soprattutto per coloro che ricoprono ruoli dirigenziali, di chiedersi di che tipo e su chi ricade la responsabilità delle operazione compiute.

Data la crescente attenzione che l’amministrazione fiscale nonché l’ordinamento giuridico statale rivolge alla complessa articolazione  delle discipline sportive  si manifesta, sempre più forte, l’esigenza di determinare i criteri di responsabilità dei soggetti che partecipano al contesto sportivo, agonistico o meno, per fatti lesivi e dannosi che vi si realizzano.

E’ bene fare una precisazione iniziale, l’ordinamento sportivo si pone in una posizione di autonomia rispetto all’ordinamento statale, ha proprie regole amministrative, tecniche  e di giustizia distinte da quelle prescritte dall’ordinamento statale. Ne consegue quindi che l’illecito sportivo, inteso come violazione di una regola di gioco o gara dettata  dai regolamenti federali, va tenuta distinta dall’illecito civile. In questa sede ci occuperemo principalmente di responsabilità derivante da illeciti civili.

Ottobre 2013

Tra i soggetti obbligati alla compilazione e presentazione telematica del cosiddetto “Spesometro” (adempimento introdotto dall’art. 21 del D.L. n. 78/2010) rientrano anche gli enti non commerciali.

La C.M. 30.5.2011, n. 24, evidenzia infatti che oltre a “tutti i soggetti passivi IVA che effettuano operazioni rilevanti ai fini di tale imposta”, sono tenuti alla presentazione del citato modello anche “gli enti non commerciali, limitatamente alle operazioni effettuate nell’esercizio di attività commerciali o agricole, ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 633/72”: per gli enti non commerciali, quindi, si tratta di un obbligo “parziale”, che non comprende le operazioni effettuate nell’ambito dell’attività istituzionale.

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