Credito d’imposta per l’aumento di capitale sociale e presenza di perdite nel bilancio 2020
Riferimento art. 26 DL Rilancio
Al fine di agevolare la patrimonializzazione delle società, è previsto un credito d’imposta per le società che nell’anno 2020 eseguono un aumento di capitale sociale a pagamento e nel contempo realizzano una perdita per l’esercizio 2020.
Credito d’imposta per l’aumento di capitale sociale a pagamento
Riferimento art. 26 DL Rilancio
Al fine di agevolare la capitalizzazione delle imprese, il Decreto Rilancio ha previsto un credito d’imposta per i soggetti che effettuano conferimenti in denaro, in una o più società, in esecuzione dell’aumento di capitale sociale.
Partiamo innanzitutto da quello che il Decreto Rilancio NON prevede.
Come ben noto l’ultimo decreto introduce una serie di agevolazioni ed incentivi per aiutare le attività imprenditoriali a superare questo periodo di estrema difficoltà.
Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, il decreto Rilancio prevede l’istituzione di un credito d’imposta nella misura del 60% del canone di locazione, leasing o concessione corrisposto a marzo, aprile e maggio 2020.
Al fine di favorire la liquidità delle imprese attraverso lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi, il limite alle compensazioni orizzontali su base annua di € 700.000 di cui all’art. 34, co.1 della L. 388/2000 e successive modificazioni, è elevato ad €1.000.000.
Tra le diverse novità del decreto troviamo all’art. 119 le nuove disposizioni relative all’ecobonus e al sismabonus, con una detrazione incrementata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
L’art. 25 del Decreto Rilancio era uno di quelli maggiormente attesi riferendosi ai tanto acclamati e discussi contributi a fondo perduto.
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